Andrea La Rovere

Ci sono storie bellissime ma sconosciute, fino a quando qualcuno non le racconta

I LIBRI

Incipit – Raccolta di quindici racconti edita da Tabula Fati

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Un cane abbandonato sull’autostrada che trova una seconda vita; un borghese benestante e razzista che svolge un lavoro inconsueto; due criminali e un cadavere ingombrante nella Roma degli anni Settanta e un uomo che cammina per la città covando una bizzarra ossessione. E poi uno scrittore perseguitato dai fantasmi dei suoi artisti preferiti e una donna che diventa un’antenna nel lancinante ricordo del figlio. Dopo “Insonnia”, Andrea La Rovere ci conduce di nuovo in un universo notturno, dove tutto può cambiare a seconda delle angolazioni, come in un gioco di specchi. Quindici racconti sospesi tra sogno e incubo, in una dimensione che ricorda terribilmente la realtà, narrata nel solito stile asciutto dell’autore.

“Insomma, Incipit è un ideale seguito di Insonnia, altrettanto fresco e forse più maturo. La scrittura è sciolta – si nota la pratica quotidiana col mezzo – e scorrevole. Le storie sono a volte crude e brutali, ma sempre viste attraverso la lente di una salvifica ironia.”
(Onda Musicale)

“La forza dell’autore sta nel presentare cose di grande attualità senza nascondere il proprio pensiero, ma senza giudicare le azioni dei personaggi.”
(IlPescara)

“Magnifici Perdenti – La sconfitta come rinascita” – Trenta storie su grandi sportivi e artisti che hanno trovato la loro strada lontano da quella del successo a tutti i costi.

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Nella nostra società, negli ultimi decenni, si è andato sempre più affermando il concetto del vincente a tutti i costi, un’idea della vita per certi versi molto americana, che ha probabilmente fatto più danni che altro. Eppure non tutti possono vincere. E senza questa consapevolezza, il risultato è quello di creare innumerevoli occasioni di frustrazione, laddove sarebbe invece possibile creare momenti di crescita. Perché cos’è il fallimento, la sconfitta, se non un’occasione di crescere?

In questo libro troverete storie di chi ha perso il treno giusto, come Pete Best, il primo batterista dei Beatles, licenziato poco prima del più grande successo del Novecento, o come Terry Reid, musicista sconosciuto capace di rifiutare l’invito a far parte prima dei Led Zeppelin e poi dei Deep Purple. Oppure storie di grandi vincenti, che però hanno fallito il loro obiettivo più grande, come Stirling Moss, re senza corona della Formula 1. E ancora, storie di grandi talenti a cui è mancata la voglia, la costanza per essere grandi campioni, come El Trinche, stella perduta del calcio argentino, o Roberto Palpacelli, il Palpa, talento sprecato del tennis italiano. Storie di riscatto, come Mansour Bahrami, fuggito dall’Iran per seguire la passione per la racchetta, di ritorni falliti, come quello di Björn Borg, leggenda svedese rinata attraverso una lunga serie di sconfitte, o di follia, come quella di Tappy Larsen, fortissimo tennista segnato dallo shock post traumatico della Seconda Guerra Mondiale.

Tutte storie diversissime tra loro, ma accomunate dal fatto di essere riuscite, attraverso fallimenti e sconfitte, a portare i protagonisti a una sorta di felicità, raggiunta spesso per vie tortuose. Protagonisti che – a volte – arrivando secondi, sono riusciti a essere più felici di chi vince sempre. Perché spesso sulla vetta spirano venti gelidi, molto più che nelle retrovie.

Insonnia – Raccolta di 18 racconti, vincitrice del Premio dell’Editoria Abruzzese 2020

Un uomo gira per la città deserta, di notte, cercando di sconfiggere l’insonnia; un misterioso oggetto metallico sospeso sul campo di grano di un anziano agricoltore; un inquietante inseguimento nella notturna Parigi di fine ‘800; un imprenditore ossessionato dalla sua nuova pistola.
I racconti di Andrea La Rovere si collocano tra la lezione di Edgar Allan Poe e atmosfere carveriane, in una dimensione notturna dove tutto può accadere. È un mondo cinico e cattivo, sospeso tra squallida realtà di provincia e improvvisi lampi di surreale poesia.
Racconti che si leggono tutti d’un fiato, ma che lasciano una lunga scia di riflessioni, intessuti con uno stile secco e asciutto, ma non privo di ironia.

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“Sono spesso storie crude di persone che si muovono nella notte, ai margini della società; storie in cui un singolo evento risulta essere la scintilla per una serie di avvenimenti che precipitano in modo inevitabile.”
(Pescara Pescara)

“Si tratta di una silloge composta da diciotto racconti, di diversa ambientazione ma uniti da suggestioni notturne o comunque nere. A tratti surreale, come ne “Il Vecchio” o “La sfera sospesa nel cielo”, propone anche riflessioni sull’attualità, come nello spietato “Il Dono” o in “Prima gli italiani” e “Sparare ai barattoli”, per arrivare a veri e propri tributi ai maestri Maupassant (“L’inseguimento”), Poe (“Per Sempre”) e Carver (“Il Blues della Controra”).”
(Onda Musicale)

“Raramente mi capita di rileggere più volte un racconto o un passaggio narrativo: ebbene, Insonnia mi ha spinto più volte a farlo per la ricercatezza delle immagini e per il ricorso a guizzi risolutivi che denotano ottima padronanza dei mezzi espressivi e delle tecniche narrative.”
(Maria Elena Cialente – Scrittrice e studiosa di narrativa fantastica)

Insonnia è un libro che vi permetterà di affacciarvi sull’abisso, una finestra su una società molto spesso egoista e sciocca ma in cui non manca una sorta di giustizia spietata. Un testo intenso, coinvolgente e a tratti crudo, che non può certo lasciare indifferenti.
(Anna Maria Pierdomenico – Scrittrice)

“I racconti di Andrea La Rovere si leggono tutti d’un fiato. Quali i personaggi o le storie migliori, non si può dire, perché  in quella dimensione notturna dove li colloca tutto può accadere, lasciando naturalmente grande spazio alla riflessione.”
(QuiSenigallia.it)

“Sono stati assegnati ieri, 20 dicembre 2020, i prestigiosi premi dell’Editoria Abruzzese. La manifestazione, svoltasi totalmente online, ha visto trionfare nelle sezioni “Narrativa” e “Poesia” due opere edite da Tabula fati: “Insonnia” di Andrea La Rovere e “Domus” di Manuela Toto.
“Insonnia” è una raccolta di racconti e opera prima di Andrea La Rovere, apprezzato critico musicale e artista figurativo, all’esordio nella narrativa. Il libro è un vero e proprio viaggio notturno tra atmosfere ora surreali, ora crude e al limite del pulp, che alterna registri diversi con una sottotraccia ironica sempre presente.”

(Pescara Pescara)

“Si tratta di diciotto racconti brevi, di quelli che si leggono tutto d’un fiato e che lasciano pure un po’ senza fiato per via della presenza di quella dinamica di oscure emozioni che spesso governano l’animo umano lasciando la persona stessa in balia di una sorta di mistero esistenziale. Sono racconti capaci di lasciare dietro di sé una lunga scia di riflessioni, sempre intessuti con uno stile secco e asciutto e non privo della giusta dose di ironia”
(Angelo Marenzana su “Corriere Al”, in appendice il racconto “Il Dono”)

“Un libro che avvolge, che spiazza. Intriso di un realismo a tratti agghiacciante ma profondamente umano. I personaggi di “Insonnia” sono cinici, fragili, disperati, subiscono un danno, coltivano i propri piccoli crimini e non conoscono finali (im)morali, perché tutto si rovescia e va in senso opposto a quanto si spera e si immagina.”
(Alessandra Zenarola – Scrittrice)

Con grande maestria narrativa, Andrea assume la voce di ogni protagonista disegnando il profilo psicologico di ciascuno con grande realismo, dimostrandosi un abile conoscitore dell’animo umano e dei meccanismi spesso perversi che conducono l’uomo ad essere egli stesso fonte delle sue tragedie.
(Manuela Toto – Scrittrice e poetessa)

“La scrittura è asciutta, priva di formalismi e ben si adatta alla realtà narrata.
Diciotto racconti che mettono davanti ad una realtà che forse sempre più spesso non si riesce a vedere e che portano a riflettere su di essa e sulle sue mille sfaccettature.
Il protagonista è l’uomo comune, con le sue fragilità, nevrosi e, talvolta, con la sua cattiveria, tuttavia non mancano, all’interno del racconto, piccoli momenti di vera umanità.
Assolutamente consigliato”

(Simona Di Virgilio – Scrittrice)

“Altre sfiorano il lirismo come “Una vecchia Mercedes bianca” o affrontano temi più attuali come “I corvi” (il degrado ambientale), “Il blues della controra” (la solitudine) e “Il dono”, (la denuncia sociale). Ma non mancano racconti che denunciano i rischi legati alla diffusione delle armi da fuoco (“Sparare ai barattoli”), i perniciosi effetti dei pregiudizi contro gli immigrati (“Prima gli italiani”) e l’attualità (“il cortile”) ovvero cosa vuol dire vivere in una società post pandemica.
E per concludere l’opera che dà nome alla raccolta: “Insonnia”. Una struggente storia d’amore dove solamente un sentimento così profondo, così passionale può colmare il vuoto esistenziale del protagonista, dargli quella serenità che appartiene solo ai sogni.”

(Leggere Tutti)

“C’è, in ogni racconto di “Insonnia”, un motivo ossessivo, un elemento straniante, una presenza paradossale, quanto basta per inquadrare l’intera silloge in un’atmosfera onirica, ma essa, al contrario, resta tutta compresa nella magia della realtà.”
(Dalla motivazione per il Primo posto all’VIII edizione dei Premi dell’Editoria Abruzzese)

Magare – Storie di Streghe d’Abruzzo – Vol.2 di AA.VV.

Presente con il racconto Il Puntaspilli

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