Il 12 dicembre del 1985, in una clinica di Londra, un uomo siede in sala d’attesa. Non ha una bella cera, da qualche tempo accusa problemi respiratori e un amico l’ha convinto a farsi visitare; a un tratto l’uomo si accascia, lo soccorrono ma non c’è nulla da fare. L’amico che l’ha convinto a farsi vedere è Keith Richards, e lui è Ian Stewart
La storia di South è uno degli esempi più fulgidi del concetto di sliding doors, ovvero di come una circostanza, a prima vista insignificante, possa avere incredibili ripercussioni se giudicata a posteriori
La cosa bella del mio vecchio lavoro era girare tutto l’Abruzzo, quello più vero, quello dei vecchi borghi e delle radici.
Ogni giorno un posto diverso, la bella gente dei paesi di campagna, i panini consumati sul sedile del furgone e la vita sulla strada, per dirla con quello sfattone di Kerouac
Ho scoperto così le fantastiche cronache di Cristoforo Gorno, trasmesse spesso senza soluzione di continuità dal canale culturale della Rai. E così, come l’inviato nella storia fa emergere le cronache ora del mito, ora dell’impero o del Rinascimento, da quel rumore di fondo è emerso un programma destinato a entrare tra i miei preferiti
McEnroe ha più talento ma giocare con Borg è come farsi prendere a martellate. E se Borg è un martello pneumatico, McEnroe invece è una lama affilata: un taglio qui, un taglio là e all’improvviso sei ricoperto di sangue. Anche se le ferite non sono tanto profonde, alla fine… muori dissanguato